Controllo biometrico degli accessi, si può fare?
27 Luglio, 2020
Tags: biometria - emergenza sanitaria - Normative - Sicurezza - tecnologia
Dove e quando si può raccogliere dati biometrici?
Contrariamente a quanto si può pensare, vi sono situazioni in cui l’accesso con dati biometrici è accettata dall’ordinamento vigente nel nostro territorio.
L’identificazione biometrica è permessa nei casi in cui è necessario limitare e regolare l’accesso delle persone alle aree riservate nelle quali sono custoditi beni (materiali o immateriali), di valore o sensibili, oppure si svolgono attività di particolare segretezza o ad alto rischio.
Biometrica per evitare danni o infortuni
Oltre ai locali adibiti alla custodia di beni, vi sono anche quelli in cui si svolgono attività pericolose o aventi carattere di particolare segretezza.
Possono essere considerati a rischio i laboratori, i reparti produttivi e i locali simili in cui l’attività lavorativa comporta l’uso di strumenti e macchinari delicati o pericolosi, oppure la manipolazione di sostanze e prodotti particolari.
In tutti questi casi, il ricorso alla biometria, sia in ambito pubblico che privato è legittimo e può avvenire senza il consenso degli interessati. (art. 17, d. lgs. 196/03)
Per proteggere il patrimonio materiale e immateriale
Una tipologia di locali i cui accessi possono essere controllati per via biometrica è quella adibita al deposito temporaneo o allo stoccaggio di beni materiali e immateriali (di valore, sensibili o a rischio), patrimonio dell’impresa o affidati in custodia.
Sono considerati di valore, ad esempio, il denaro, oggetti preziosi e di pregio, attrezzi o apparecchiature particolari e così via.
Possono essere ritenuti materiali a rischio: medicinali, sostanze chimiche, armi, munizioni, esplosivi e simili.
A scopi facilitativi
Un’ultima applicazione della biometria in questo settore è quella che viene definita “a scopi facilitativi”. Si tratta, in pratica, di quei casi in cui è opportuno o necessario regolare e semplificare l’accesso fisico di una moltitudine di persone in luoghi pubblici o privati (come, ad esempio, una biblioteche o aeroporti; palestre o discoteche).
In queste situazioni, però, il presupposto di legittimità del trattamento dei dati biometrici è subordinato all’ottenimento del consenso da parte degli interessati.