2020: presentati 230 smartphone in 7 mesi
7 Settembre, 2020
Categorie: Curiosità - Smartphone
Tags: android - apple - huawei - iphone - samsung - smartphone - tablet - tecnologia - telefonia - xiaomi
Conteggiando i dispositivi presentati e messi in commercio negli ultimi 8 mesi, si raggiunge il numero impressionante di circa 230 nuovi modelli. A questo si aggiungono poi circa 20 smartphone che sono stati comunque annunciati ma che non sono ancora disponibili a livello globale.
Numeri che assumono un significato ancora più grande si guardiamo i tre principali protagonisti della classifica, ovvero i brand che compongono il podio dei produttori che hanno commercializzato il maggior numero di smartphone nel 2020.
- XIAOMI – 26
- SAMSUNG – 24
- HUAWEI – 24
Poco più di un terzo degli smartphone presentati e commercializzati nel solo 2020 considerando la maggior parte delle aziende a livello mondiale, è di Xiaomi, Samsung e Huawei. Numeri veramente incredibili che stanno sicuramente portando ad una saturazione di questo mercato.
Alcuni spunti per interpretare questo dato
- Più prodotti = maggiore scelta. Avere tantissimi device permette di avere molta più scelta sopratutto un assortimento di prodotti molto ampio in praticamente tutte le fasce di prezzo. All’interno dello stesso brand si assiste a variazioni di prezzo anche di 10/20€ solamente con poche differenze a livello hardware e altrettanto poche a livello estatico e di design.
- Solo i big possono gestire questi numeri. Come detto 74 smartphone commercializzati in 200 giorni da soli 3 brand. Numeri che dimostrano una forza produttiva incredibile, un’organizzazione della filiera pazzesca e una capacità di commercializzazione e spedizione dei prodotti nel mondo che richiede uno sforzo logistico impossibile per moltissimi dei competitor sul mercato. Se a questo ci aggiungiamo anche la Pandemia, ecco che lo sforzo da parte di Xiaomi, Samsung e Huawei non solo diventa impressionante ma è sicuramente da premiare.
- Più prodotti = meno supporto. Non tutto è però positivo e se il design ormai ripetitivo è una costante, riuscire a dare supporto reale per anni a tutti questi prodotti diventa praticamente impossibile. Pensare di sviluppare aggiornamenti software per cosi tanti prodotti che hanno tutti comunque delle differenze hardware anche notevoli, diventa un’impresa titanica e, i fatti lo dimostrano, praticamente impossibile. Se quindi i prodotti economici spesso nascono e muoiono con la medesima distribuzione di Android o al massimo la successiva, le patch di sicurezza non sono certamente regolari e neanche garantite. Problema che vediamo comunque anche nei top di gamma o comunque in smartphone tra i 500 e i 1300€ e che dovrebbero avere aggiornamenti quasi in tempo reale.
Saturazione del mercato?
Una sovraproduzione di smartphone che cerca di andare incontro ad una domanda che però forse non è poi cosi alta da riuscire a far vendere cosi tanti prodotti e che porta ad un inevitabile destino: l’impossibilità di gestire il posizionamento prezzo in modo corretto con un conseguente ribasso online.
Promozioni al lancio, bundle con 300 o 400€ di accessori omaggio, rilanci dopo poche settimane con sconti “solo per pochi”, disponibilità di smartphone brandizzati a prezzi quasi della metà rispetto al lancio nei primi 6 mesi di vita di un prodotto, anche top di gamma. Questi sono solo alcuni esempi che dimostrano come tutti questi brand abbiano difficoltà oggettiva nel vendere cosi tanti smartphone in cosi poco tempo o meglio, all’interno del minuscolo ciclo vitale e produttivo di uno smartphone (6 mesi massimo).