La Cina cancella le restrizioni a Foxconn, la più grande fabbrica di iPhone.
30 Novembre, 2022
Categorie: Curiosità - Smart Home
Tags: apple - emergenza sanitaria - iphone - mercato - tecnologia - telefonia
Ultimamente l’impianto Foxconn di Zhengzhou, la più grande fabbrica di iPhone al mondo, è stato teatro di una serie di proteste per le politiche covid ancora particolarmente dure.
Proprio in seguito a queste proteste, secondo quanto riferito da CNN, il governo Cinese ha cancellato tutte le restrizioni imposte in seguito al nuovo focolaio di infezione da coronavirus COVID-19 sorto nelle scorse settimane.
Nel corso di queste settimane lo stabilimento Foxconn ha operato – si stima – a circa il 20-30% della sua capacità massima, quindi non è chiaro quando sarà in grado di tornare pienamente operativo. Più che per le vendite di Apple – che saranno danneggiate fortemente da quanto accaduto -, questa è una piccola vittoria per tutti i residenti e gli operai di Zhengzhou.
Nonostante la Cina abbia adottato una politica di tolleranza zero verso le comunità in cui vengono riscontrati nuovi focolai, ricorrendo ancora a rigorose quarantene su città e stabilimenti coinvolti, le proteste dei lavoratori e dei residenti sono riuscite a far cambiare il corso degli eventi, portando il governo centrale a rivalutare la propria strategia.
L’impianto Foxconn è quello che ha suscitato il più grande interesse mediatico, in quanto associato proprio alla produzione di iPhone e quindi indirettamente collegato a Apple, la quale porta avanti diverse campagne a favore dei diritti dei lavoratori nella sua filiera.
Eppure proprio le posizioni di Apple in materia di lavoro hanno portato tanti a valutare insufficiente l’impegno dell’azienda di Cupertino, mentre in uno degli stabilimenti più importanti per il suo business si consumavano feroci proteste contro le condizioni lavorative disumane dell’impianto, in seguito alla decisione del governo di farlo operare in regime di totale isolamento.
Apple è comunque intervenuta in seguito alle proteste con un proprio team inviato sul posto, al fine di valutare la situazione.
La rimozione delle restrizioni dovrebbe ora permettere ai dipendenti di Zhengzhou di poter entrare e uscire liberamente dallo stabilimento, ripristinando condizioni di vita e di lavoro più vicine a quelle di normalità.
Non è ancora chiaro se lo stesso varrà anche per altre realtà al momento sotto quarantena.