PNRR 2025: incentivi fino al 40% per l’autoproduzione di energia nelle PMI
3 Aprile, 2025
Categorie: Solar Energy

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) rappresenta una nuova opportunità per le imprese italiane. Grazie a un bando dedicato, le PMI possono accedere a contributi a fondo perduto per realizzare impianti da fonti rinnovabili, riducendo i costi energetici e migliorando la propria sostenibilità. Le domande potranno essere presentate dal 4 aprile al 5 maggio 2025.
Chi può partecipare
Il bando è aperto a micro, piccole e medie imprese italiane con sede operativa in Italia. Sono escluse però le aziende attive in settori specifici, come la produzione di energia da fonti fossili, l’industria ad alta intensità di emissioni, l’energia nucleare, il trattamento di rifiuti e combustibili pericolosi, oltre all’agricoltura primaria, pesca e acquacoltura.

Cosa finanzia il bando
Il contributo può essere richiesto per diversi interventi, tra cui:
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l’installazione di impianti fotovoltaici per autoconsumo
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impianti mini-eolici
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sistemi di accumulo energetico
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tecnologie digitali per l’efficienza energetica
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diagnosi energetica certificata, obbligatoria per partecipare al bando
La diagnosi energetica può essere finanziata fino al 50% del costo, con un limite massimo pari al 3% dell’investimento complessivo.
Nota tecnica:
i sistemi di accumulo devono essere realizzati in configurazione “behind-the-meter” e devono assorbire almeno il 75% dell’energia prodotta dall’impianto associato.
Contributi previsti
Le agevolazioni variano in base alla tipologia di impresa e all’intervento previsto:
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Piccola impresa → fino al 40% delle spese ammissibili
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Media impresa → fino al 30%
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Accumulo energetico → +30% (se conforme)
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Diagnosi energetica → fino al 50%, entro il limite del 3% delle spese totali
Requisiti tecnici e procedurali
Per partecipare, l’impresa deve:
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Avere una diagnosi energetica preventiva (obbligatoria)
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Realizzare l’intervento su edifici esistenti o strutture pertinenti
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Avere sede operativa in Italia
L’investimento ammesso deve essere compreso tra 30.000 e 1.000.000 di euro. I progetti devono essere completati entro 18 mesi dalla data di approvazione.

Il fondo stanziato è pari a 320 milioni di euro, di cui il 40% è riservato alle Regioni del Mezzogiorno e un altro 40% è destinato alle micro e piccole imprese.
Le domande saranno valutate tramite una graduatoria nazionale (fino all’esaurimento delle risorse), basata su diversi criteri: la capacità di produzione aggiuntiva da fonti rinnovabili, l’utilizzo di tecnologie registrate nel portale ENEA, la sostenibilità economica del progetto e il possesso di certificazioni ambientali come ISO 14001 o EMAS.